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martedì 14 giugno 2011

Dancing in the rain


Sabato nel tardo pomeriggio pioveva a dirotto, il cielo era grigio e plumbeo. Lo scrosciare della pioggia, seppur leggera, sembrava volermi cullare col suo lieve picchiettare contro le finestre, mentre rimanevo affascinato dal mio pargolo che a pancia in giù sul lettone, addentando per l'ennesima volta bavaglio e ciuccio, in contemporanea, rideva con occhi con una luce e uno sguardo che racchiudono un mondo tutto loro. Ad un certo punto suona il telefono, risponde mia moglie che mi raggiunge col cordless. Incuriosito prendo la cornetta e... CHE SORPRESA! Avviene una piacevole chiaccherata con una gentilissima giornalista che mi ha contattato dopo aver visto il mio blog e trovata interessante la mia "avventura" letteraria. Non dico "storia" letteraria perchè potrebbe sembrare un po' pretenzioso. E mi riservo in un secondo momento di citarne il nome e il giornale per cui collabora, anche se lo fo più che altro per scaramanzia (AHI! Lo gnometto sulla spalla mi ha dato una bella tirata d'orecchi!). Inutile dire come tutto ciò abbia contribuito a darmi una bella sferzata d'energia. Si spera in qualche buona notizia, ma anche se poi dovesse finire tutto in un nulla di fatto resta il piacere di sapere che... le "parole scritte non cadono mai nel vuoto"... AHIO! Come "cosa vuol dire?" Infingardo di uno gnometto! Vabbò, buona notte a tutti. Sogni e visioni, a me!

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