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lunedì 13 febbraio 2012

Le Porte Senza Meta -Prologo-


Prologo

Anno 2051 d.C. Il mondo come lo si conosceva all’inizio del terzo millennio non esiste più. L’inquinamento ha raggiunto livelli insostenibili, provocando cambiamenti climatici totalmente inaspettati e fenomeni atmosferici violenti ed improvvisi, causati dalla graduale modificazione delle correnti marine. Il globo terrestre è diventato un'enorme sfera tropicale, divisa in due da un'ampia fascia desertica caratterizzata da un calore infernale. Le calotte polari non si sono sciolte del tutto, come gli scienziati credevano, ma da esse si sono staccate enormi placche di ghiaccio che ora vagano per tutti i mari, diventando il terrore dei naviganti. Masse fredde itineranti che contribuiscono attivamente al caos dei fenomeni atmosferici e delle correnti oceaniche. Molte specie di fauna e flora sono estinte ma, ironia della sorte, gli orsi Panda si sono salvati.

Anche la geopolitica è notevolmente cambiata. Quattro continenti su cinque sono economicamente disastrati e senza legge, guidati da politicanti corrotti, litigiosi e incapaci. La popolazione impoverita non crede più a niente e a nessuno, neppure nella religione. Le varie confessioni della Terra, in particolar modo quelle occidentali, rispecchiano lo stato dei governi che le ospitano. Disunite, litigiose e desiderose di controllare un popolo che le segue sempre di meno.
La potenza statunitense è crollata nell'anno 2034, dopo che la Confederazione Islamica del Medioriente ha chiuso i rubinetti del petrolio. Si scatenò la tanto temuta Terza Guerra Mondiale, a suon di missili nucleari, ma stavolta gli Stati Uniti ebbero la peggio, e con loro i pochi alleati che li avevano appoggiati. Un anno dopo, infatti, dopo essere stato stritolato dai suoi storici nemici mussulmani, lo stato d'Israele non esisteva più.

Fuori gioco gli USA, Il Canada si annetté l’Alaska, separatasi nel frattempo dall’Unione, formando uno stato indipendente che tentò di superare, con scarso successo, la crisi mondiale provocata dal tonfo del suo ingombrante vicino. Negli anni che seguirono anche i paesi centro e sudamericani percorsero questa strada, confederandosi in macrostati dalle potenzialità economiche di tutto rispetto, ma dai governi talmente fragili che caddero nel giro di tre anni. Il nuovo stato del Sudamerica fu riconsegnato a quelli che erano sempre stati i suoi illegittimi proprietari. I signori della droga.
In Africa, predate le immense risorse naturali del continente, i capi di stato, dittatori e signori della guerra, trasformarono il continente in un’enorme caserma di soldati mercenari. Gli “offerenti lavoro” però scarseggiavano e gli eserciti africani, invece di dedicarsi ad attività più costruttive, non trovarono altro passatempo che combattersi e massacrarsi tra di loro, magari per una mandria di ossute vacche. Attualmente, nel Continente Nero, le fiere carnivore sono gli unici animali sempre ben pasciuti.

L’Asia, a causa del colosso industriale cinese, è il continente più inquinato del mondo. Il colpo di grazia venne pochi anni dopo la caduta degli Stati Uniti, quando un’epidemia di Colera, scatenatasi nelle regioni povere dell’India, valicò i confini del paese e si diffuse, veloce come il vento, anche nell’ex Celeste Impero. Il regime comunista cadde, decimato ai suoi vertici dalla malattia, lasciando spazio al caos totale. Neppure l'evoluto Giappone fu risparmiato, nonostante fosse già stato devastato da innumerevoli terremoti succedutisi negli anni. I profughi cinesi e coreani portarono il contagio anche nel Sol Levante, il quale divenne una terra d'incubo. Durante l'epidemia asiatica persero la vita più di quattro miliardi di persone. I superstiti vivono in piccole comunità alle falde dell’Himalaya, sugli altipiani della Cina e in ogni altro luogo elevato sulle acque inquinate, dove la malattia non è arrivata. Le bianche ossa dei morti rimasti insepolti sono ora un macabro mosaico che ricopre pianure e adorna giungle. Un nuovo medioevo è iniziato in quelle terre.
 
Nel 2045, la vecchia Europa si è finalmente unita in un’unica nazione, con un solo grande esercito. Ha però mantenuto inalterate le sue identità nazionali, con tutto quello che le ha sempre contraddistinte. Invidie, differenze sociali, opportunismo e corruzione rimangono i pilastri portanti della nuova istituzione. Ad oggi, l’Europa è sull'orlo della bancarotta e della povertà. Neppure il Vaticano è riuscito a salvare le sue ingenti ricchezze dal crac finanziario mondiale, ed è a rischio la sua stessa esistenza.

Oceania. L'ultimo Eden sulla terra. L’Australia e le altre nazioni insulari dell’area sono state le prime a rendersi indipendenti dal petrolio, investendo ingenti risorse finanziarie nelle tecnologie per sfruttare le fonti energetiche rinnovabili. Sidney è la nuova capitale del mondo, con un livello di qualità della vita impareggiabile. La Federazione Oceanica è anche meta d'immigrazione, che tuttavia viene combattuta con fermezza per evitare che i mali del vecchio mondo la contaminino. Lì la razza umana si è sviluppata in ogni campo, dalla tecnologia alle scienze, dalla conservazione dell’ambiente alla medicina. Sono proprio gli abitanti della tecnologica Sidney, una mattina d’estate di quest’anno 2051, a vedere per primi il sole eclissato da un'immensa forma oscura. Poi, solo una grande luce. In pochi secondi, della città non rimane che un immenso cratere fumante. Il genere umano ha ora la conferma, soltanto sussurrata per molti decenni, che non siamo soli in questo universo.

1 commento:

Silvio Porrini ha detto...

Finalmente riesco a proporvi il prologo del suddetto libro. Se vi ha "stuzzicato" potete scaricare gratis il libro sul sito dell'autore: www.eldieswriter.com