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domenica 25 settembre 2011

Quattro chiacchere con... Eldies


Finalmente, anche se con molto ritardo, e me ne scuso, riesco a pubblicare l'intervista che il gentilissimo Eldies mi ha concesso. Alcuni di voi ormai conosceranno l'autore de Le Porte Senza Meta, per aver già visitato il suo sito che ricordo essere www.eldieswriter.com, oppure per aver letto della sua opera nel post dedicato alle promozioni letterarie, Romanzi da scoprire. Ma diamoci da fare, eccovi l'attesa intervista che inaugura la rubrica Quattro chiacchere con...

1) Tanto per cominciare, dandoci amichevolmente del tu, perchè hai scelto uno pseudonimo, Eldies, anziché il tuo vero nome?

E' sicuramente una scelta poco usuale per uno scrittore, specie se esordiente, ma l'ho fatta in base all'idea che si debba conoscere più le mie opere che non il nome sulla copertina. In verità sono una persona molto riservata e che ama la privacy, e preferisco spendere il mio tempo a scrivere e a promuovere la mia opera che non il mio nome. Un grande nome non rende grande un'opera mediocre ma una grande opera porta lustro anche al nome del suo creatore.

2) Com'é nata la tua passione per la scrittura?

La passione per la scrittura è nata da quella per la lettura, ome per la maggior parte degli scrittori. Dopo molti anni a leggere le opere degli altri ti cresce dentro il desiderio di cimentarti con quest'arte, di scrivere il romanzo che "vorresti leggere" e che non hai ancora trovato. Io ho cominciato diversi anni fa ma è solo da tre anni, quando ho iniziato a scrivere Le Porte Senza Meta, che lo faccio con una certa serietà e rigore. Sembra facile prima di iniziare ma dopo le prime pagine si entra nella fase della disillusione, in cui emergono le vere difficoltà dell'impresa e molti mollano. Se però si riesce a superare questo stadio, a perseverare, ecco che si puà portare a compimento la storia. Potrebbe essere un lavoro mediocre, scritto male e pieno di errori, ma lo abbiamo finito ed è un punto di partenza. Imparare a migliorare sono abilità non precluse a nessuno.

3) Il trailer col quale hai pubblicizzato il tuo romanzo mi ha molto colpito. Cosa ti ha portato a decidere di dare la possibilità a chiunque di poterlo leggere scaricandolo completamente gratis?

Cercavo un modo innovativo per far conoscere il mio romanzo e sono dell'idea che un esordiente, prima di chiedere soldi ai lettori, debba mettersi in gioco e dimostrare le sue qualità. Il mio romanzo possiede i limiti di un'opera prima e se venisse pibblicato necessita sicuramente di un editing professionale, ma la maggior parte di coloro che l'hanno letto hanno compreso i miei intenti e lo hanno apprezzato comunque.Uno dei complimenti che più mi hanno inorgoglito è che la mia opera, come il mio stile, è un diamante grezzo che ha tutte le carte in regola per diventare una splendida gemma. Per quanto riguarda il booktrailer, fa parte dell'idea iniziale di innovare il sistema promozionale di un romanzo. Non sono il primo che ha percorso questa strada ma, a detta di tutti, ho realizzato un video accattivante e che incuriosisce anche chi non ha nella Fantascienza il suo genere preferito. Ringrazio i miei trascorsi lavorativi nell'editoria elettronica.

4) Da quanto vedo nel tuo sito la scelta è stata azzeccata e sta avendo un ottimo riscontro. Consiglieresti questo metodo di promo-pubblicazione?

Oggigiorno avere uno spazio webè praticamente indispensabile per un autore. I lettori vogliono interagire, vogliono criticare e apprezzare pubblicamente. Forse è quella mania di protagonismo che sta alla base del successo di Facebook ma io preferisco pensare che la gente desideri un contatto più diretto con gli autori, un contatto che spesso manca. Io per esempio dedico molto tempo alle pubbliche relazioni e rispondo a tutti quelli che mi scrivono, anche solo per ringraziare. A ciò si aggiunge che la promozione tramite la rete ha un costo pari a zero, che per un autore esordiente non è di poco conto, e se fatta in modo ponderato ed educato può portare grandi risultati.

5) Ed entrando nello specifico, per quanto riguarda l'atteggiamento dell'editoria italiana nei confronti della Fantascienza, cosa pensi?

La Fantascienza e il Fantasy sono dei generi di nicchia. La passione per queste letture deve venire da molto lontano, spesso dall'adolescenza, e l'editoria italiana non vi presta particolare attenzione, salvo poi sfruttare l'onda di interesse scatenata da certe produzioni cinematografiche. Dopo la realizzazione dei film, Il Signore degli Anelli e molte altre saghe fantastiche sono state ristampate in parecchie dizioni diverse. Ora siamo negli anni delle letture gotiche di genere vampiresco, sulla scia del successo della saga di Twilight. Le mode cambiano tanto al cinema quanto nella letteratura. L'editoria si limita a dare una risposta ai desideri dei lettori. Ci sono ovviamente delle case editrici specializzate in questi generi che fungono da punto di riferimento per gli appassionati, ma sono poche e non sempre offrono letture di "grande consumo", ovvero ad un prezzo adeguato alle richieste del mercato.

6) Ma sinceramente, Le Porte Senza Meta è davvero classificabile SOLO come un romanzo di fantascienza?

Le Porte Senza Meta è un romanzo di Fantascienza in quanto presenta molti elementi classici del genere, come lo scenario futuro, le tecnologie sconosciute e le forme di vita aliene. Nel proseguo della storia però, compariranno caratteri associabili anche al romanzo storico e al Fantasy. A questo proposito mi piace ricordare una frase presente nel film Thor (2011), nel quale il protagonista spiega alla scienziata che lo ha trovato che Magia e Scienza sono spesso la stessa cosa. Anche in ciò che scrivo credo che il confine sia molto sottile.

7) Leggendolo, il libro scivola via che è un piacere. Mi viene da chiederti: c'è stato qualche intoppo nella sua stesura, qualche momento in cui hai avuto il classico "blocco dello scrittore" o avevi tutto ben chiaro fin dall'inizio?

Prima di scriverle, le mie storie mi piace viverle nella mia mente, come sogni ad occhi aperti in cui io sono il protagonista o l'osservatore privilegiato. Per questo motivo quando scrivo so già a grandi linee come si svolgono le vicende dei miei personaggi. Ci sono momenti, tuttavia, in cui ci si ferma a riflettere, a riconsiderare una situazione, ad approfondire una ricerca storica (e io ne ho fatta molta). I "blocchi dello scrittore" esistono ma io credo che per ogni autore abbiano un significato e uno scopo diverso. Sebbene la maggior parte delle opere abbia bisogno dell'editing prima della pubblicazione definitiva, un autore dovrebbe comunque avere ben chiari i limiti entro i quali sia modificabile la storia, per non rischiare di snaturare l'intero romanzo. L'occhio esterno dovrebbe servire a mettere in luce quei difetti che l'autore non riesce a vedere, neppure dopo una decina di riletture, e non a cambiare la storia.

8) In quanto tempo l'hai scritto?

Ho iniziato a scrivere il romanzo circa tre anni fa, nei ritagli di tempo libero, fermandomi soltanto per periodi di intensi impegni di lavoro o per approfondire le mie ricerche, appunto. Il soggetto arriva però da ben più lontano nel tempo. Tra il primo e il secondo anno di università mi trovavo in viaggio studio a Oxford, in Inghilterra, per migliorare un po' il mio inglese. Una domenica mi sono recato con i miei compagni di corso in un grande parco di divertimenti in cui c'era una giostra, delle montagne russe per la precisione, inserita in uno scenario post apocalittico che richiamava una dominazione aliena. Ne sono rimasto talmente colpito che negli anni, nonostante il mio primo amore letterario fosse il genere Fantasy, ho continuato a sviluppare la trma di una storia incentrata su quel soggetto. Il coinvolgimento del mito di Atlantide, invece, è stato quasi un automatismo. Tutte le mie linee narrative e temporali mi portavano sempre e comunque in quella direzione.

9) A quando il seguito e soprattutto, hai qualche altro progetto in mente? Altre attività?

Con il seguito sono a buon punto e l'idea iniziale era di pubblicarlo verso la fine di Gennaio 2012. Tuttavia, su pressione di molti lettori che hanno apprezzato il romanzo ma non gradiscono molto il formato digitale, mi sono messo ufficialmente in cerca di un editore, quindi questo programma potrebbe saltare. Spero di poter dare notizie in merito quanto prima. Per ora la mia unica altra attività è il mio coinvolgimento con il portale tematico Talento nella storia (http://www.talentonellastoria.com/), per il quale curo una rubrica sul connubio tra Storia e Cinema.

10) Prima di salutarci, c'è un libro che ti sentiresti di consigliare considerandolo IMMANCABILE e assolutamente da leggere?

E' difficile per me, se non impossibile, consigliare un libro in particolare, proprio per la diversità dei gusti che caratterizzano i lettori. Posso però suggerire un tipo di scelta che ogni lettore, in base al genere preferito, dovrebbe fare. Che si sia amanti del Fantasy, della Fantascienza, del Giallo o del Romanzo d'Avventura sullo scaffale non dovrebbero mai mancare le opere dei pionieri, ovvero di quegli autori che hanno creato e raffinato i vari generi. Robert Howard, Tolkien, Agatha Christie, Jules Verne, Bram Stoker e molti altri sono i maestri che andrebbero sempre letti, anche per il piacere di un confronto con gli autori contemporanei. Io per esempio ho letto e possiedo operde di quasi tutti loro ma quello di cui non avrei mai potuto fare a meno è Emilio Salgari, i cui volumi hanno il posto d'onore nella mia libreria.

Bene, concludo ringraziando ancora Eldies per la disponibilità e lo saluto augurandogli tanta fortuna, se lo merita. E sperando che leggere l'intervista a questo nuovo autore esordiente vi abbia interessato, beh... leggete anche quelle future! ;)  

IMPORTANTE: Il romanzo è interamente disponibile come download gratuito sul sito dell'autore http://www.eldieswriter.com/

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